Andrea Centazzo e la poesia come fonte di ispirazione
di Giovanna Della Noce (Milano 2016)
L’opera compositiva di Andrea Centazzo da sempre si e’ abbeverata alia fonte dell’ispirazione letteraria e poetica, in continuo interscambio tra poesia, teatro, danza, musica.
La sua musica ha rivestito di suoni le liriche di Joyce, Musil, Neruda, Rilke, TrakI, Andric, Lalic, Pavese, Leopardi, poeti medioevali e molti altri.
Ma e’ soprattutto dal suo incontro con la poesia pasoliniana che Centazzo ha tratto linfa per alcune opere che lo iscrivono di diritto tra gli innovatori del linguaggio musicale contemporaneo.
Con Pasolini, Centazzo condivide natali, esperienze migratorie, studi, esilio ed ispirazioni, legate a quella terra d’infanzia povera, ma densa di pathos che era il Friuli del dopoguerra.
“Omaggio a Pier Paolo Pasolini” vide la luce nel decennale della morte del poeta, con la presentazione di Enzo Siciliano, e fu eseguito in Italia, Spagna, Austria e Germania.
“Pioggia sui confini” fu commissionata all’artista dalla Regione Friuli Venezia Giulia per il ventennale della morte del poeta ed e’ stata eseguita in quell’anno nella maggiori città italiane e poi negli Stati Uniti.
La musica di Centazzo sfugge ad ogni definizione, in bilico com’e tra i generi: il minimalismo, l’avanguardia europea, le citazioni mahleriane, le reminiscenze etniche.
In oltre quarantacinque anni di attività musicale, Andrea Centazzo ha tenuto più di 2000 concerti in Europa e negli USA e registrato oltre 180 dischi, ha scritto 8 libri a carattere musicologico ed e’ autore di oltre 400 composizioni per ogni tipo di organico.
Ha suonato, diretto ed eseguito composizioni proprie nei principali festivals del nostro tempo in USA, Europa e Asia.
Ha scritto molte colonne sonore e musiche di scena, vincendo premi di grande prestigio in Italia e in USA.
In questo concerto pasoliniano Centazzo porta al pubblico una nuova tappa del suo lavoro, questa volta basata sulle liriche del poeta musicate con linguaggio nuovo e di sintesi.
Alle due già note composizioni, affianca la prima di un nuovo lavoro dove la poesia di Pasolini ancora una volta si veste della sua caleidoscopica musica