Descrizione
Se i primi tre dischi documentano la produzione di brani inediti da parte dei musicisti dei Cantacronache, il quarto volume documenta l’altra faccia della medaglia del gruppo torinese, ovvero la riproposta. Accanto, infatti, alle canzoni nuove trovavano spesso posto brani del repertorio politico tradizionale, che rappresentavano una parte importante anche della loro attività di ricerca.
Diviso in due parti la prima dedicata ai Canti di Protesta del Popolo Italiano e la seconda ai Canti della Resistenza, il disco raccoglie undici brani cantati da Margot, Fausto Amodei e Michele L. Straniero. Si tratta di un disco da ascoltare con grande attenzione perché, al di là del valore intrinseco delle reinterpretazioni per certi versi fredde, ci troviamo di fronte ad un documento di grande importanza, che ha rappresentato una traccia di lavoro importante, un metodo dal quale avrebbe tratto molto anche il Nuovo Canzoniere Italiano. Queste canzoni documentano così una rivoluzione straordinaria, una presa di coscienza verso la memoria, riannodando i fili del tempo. E’ per questo che è difficile non commuoversi nel sentire la voce di Margot intonare gli Stornelli D’Esilio, o ancora quella di Michele L. Straniero cantare Inno Della Rivolta, o ancora Fausto Amodei che interpreta Il Crack Delle Banche con grande trasporto.
Della seconda parte memorabili restano le due interpretazione ancora di Margot de La Badoglieide e Pietà L’è Morta, quest’ultima con il supporto del Coro Del Teatro Comunale di Bologna.