Descrizione
Le quattordici tracce che compongono questo CD –costituiscono una selezione tratta da repertori di compositori appartenenti alle comunità degli ebrei sefarditi, attive in ambito ottomano fin dal XIV secolo. Il CD è corredato da un libretto di 54 pagine contenente alcune note introduttive – in italiano e in inglese – a cura di Kudsi Erguner. I repertori composti dagli ebrei sefarditi – tema scelto per l’edizione 2015 dei Seminari Bîrûn svoltisi alla Fondazione Giorgio Cini di Venezia, durante i quali è stato registrato il CD – costituiscono un apporto importante al complesso mondo della musica classica ottomana. Una presenza antica e prolungata a Istanbul e in altre zone dell’Anatolia fece sì che fin dal XV secolo gli ebrei iniziassero ad adottare il sistema estetico e stilistico modale dei maqâm per comporre brani ad uso liturgico, dando vita a nuovi generi adatti alle proprie esigenze rituali. Particolarmente interessanti, a questo proposito risultano i maftirîm (“fine” o “chiusura”), brani in cui vengono musicati i piyyutîm, componimenti poetici destinati alla cantillazione durante la conclusione dei riti in sinagoga. È questo un genere scarsamente documentato e raramente eseguito la cui genesi si deve anche ai numerosi contatti che le comunità sefardite ebbero con altre componenti del mondo ottomano e in particolare con le confraternite di dervisci mevlevî presenti in diverse zone dell’Impero. L’ambito di attività dei compositori ebrei non era limitato ai contesti interni alla propria comunità: alcuni di essi, ad esempio, prestarono servizio a corte, arrivando in alcuni casi a godere di grande stima da parte dei sultani. Fra questi Izak Fresco Romano, detto tanbûrî Izak dal nome dello strumento che suonava e insegnava, considerato il più rappresentativo tra i compositori ebrei e il caposcuola del tanbûr moderno.
Opere di / Compositions by Rabbi Yehuda Ben Aroya (fine XVIII secolo), Izak Mac?oro (1918-2008), Musi Haham Mus?e Fao (? -1760), Moshe Ben Natan (?), Behor bin Nun (XIX secolo), Izak Fresco Romano (1745- 1814)
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