Descrizione
Non torniamo indietro: i migranti, i rifugiati, le seconde generazioni delle migrazioni contemporanee sono qui per restare. Una canzone di tanti anni fa, “Roma forestiera”, lamentava che non c’era più musica nelle strade e nei rioni delle nostre città. Adesso sono proprio i “forestieri” a riportare la musica nelle nostre strade. La musica popolare della nuova Italia multiculturale è anche somala, nigeriana, bengalese, kurda, senegalese, romena, indiana, filippina…ed è musica di orgoglio, memoria, resistenza, come è da sempre la musica popolare in Italia.
Una collana -diretta da Alessandro Portelli- che investiga i suoni delle nuove migrazioni, documentati da registrazioni “sul campo” e testimoni di uno straordinario intreccio di diversità e nuove contaminazioni.
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