Lo spicchio di luna che canta
Il Manifesto – 13/07/2019
Il Manifesto – 13/07/2019
È raro che un lavoro di ricerca – un libro scientifico, concepito e condotto con metodo e rigore – riesca a toccare così nel profondo il lettore. È un dato, quello emotivo, con il quale chi affronta questo Le voci ritrovate, firmato a quattro mani da Ignazio Macchiarella(per la parte etnomusicologica) e da Emilio Tamburini (per quella storico-culturale) deve fare i conti fin dalle prime pagine e dai primi ascolti (sono 3 i cd audio allegati, più uno di materiale d’archivio). Ma è un dato, in qualche modo, previsto, e che non fa che rinforzare le argomentazioni del libro: le voci oggetto della ricerca, semplicemente, ci colpiscono attraverso il tempo, e lo fanno in quanto voci, nella loro unicità e nel loro evocare una presenza, un corpo di qualcuno che è stato e che non è più.
Delia Dattilo – Il fatto di Calabria
«La Prima guerra mondiale è un prisma: accostando l’occhio alla finestrella affacciata sul passato, sembra di poterla osservare da tutte le parti. Ma la potremmo anche ascoltare? Potremmo sentirne le voci, i rumori, i canti? Insomma, esiste da qualche parte una memoria sonora della Grande guerra?» — questo l’interrogativo di Alessandro Casellato (Università Ca’ Foscari di Venezia) nel 2016[i], a preludio di una presentazione scritta dei lavori di ricerca dell’etnomusicologo Ignazio Macchiarella (Università di Cagliari) – allora in corso di svolgimento – per la sistematizzazione, l’analisi e lo studio comparato dei canti dei prigionieri di guerra italiani concentrati in ultimo nel volume Le voci ritrovate. Canti e narrazioni di prigionieri italiani della Grande Guerra negli archivi sonori di Berlino.
L’Adige – 08/12/2018
Il giorno dell’Immacolata, a Castello Tesino (TN) si terrà un evento rilevante. È prevista la presenza di decine di cantori provenienti da Premana – Cantà Proman (LC) – e da Vermiglio – Cantori da Verméi (TN) -, inoltre sarà presente il duo “D’AltroCanto”, di Padova. Focus dell’evento, la riscoperta e la valorizzazione dei canti del Tesino, sin dagli anni Settanta oggetto di una poderosa ricerca etnomusicologica condotta da Pietro Sassu e Renato Morelli, i cui esiti confluirono, nel 1983, in una pubblicazione (“Canti e culture tradizionali nel Tesino”), alla quale contribuirono Marcello Sorce Keller e Bruno Sanguanini. Durante l’incontro polivocale, Renato Morelli presenterà in anteprima il libro, “Canti popolari del Tesino – Le registrazioni del 1977-1978” (Nota Editore), con allegati due cd, contenenti cinquantacinque canti. In quegli anni, la campagna di rilevazione sonora fu promossa in ambito universitario e istituzionale dal “CEMSM, Centro per l’Educazione Musicale e per la Sociologia della Musica”, attivo tra il1976 e il 1981.
di Paolo Alberto Valenti – euronews
di Alessia Pilotto – Il Gazzettino 02/11/2018
Ci sono le canzoni rivolte all’amata e i saluti per la mamma, ma anche la nostalgia per la propria terra e le critiche alla guerra. I Lautarchiv di Berlino e il Phonogrammarchiv di Vienna hanno restituito un corpus emozionante di registrazioni sonore e materiali documentari dei militari italiani detenuti nel 1918, si possono sentire le parole e le melodie di 41 giovani soldati
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