Descrizione
Io t’invoco, libertà è l’istantanea sonora di un percorso di identità storico-culturale che la generazione protagonista degli anni ’60 –’90 del XX secolo ha costruito. Il canto di Donata Pinti, già colonna sonora di manifestazioni sindacali e politiche nelle canzoni di lotta, ha affascinato il popolo del folk revival. Privilegiando i temi problematici e condivisi della condizione femminile e dei ruoli subalterni, la sua voce condivide urgenze esistenziali miscelando tecniche dei cantori-narratori della società contadina e della canzonetta urbana. La chitarra di Silvano Biolatti fonde i temi della musicalità popolare con tecniche e suggestioni classiche e jazzistiche. Ne deriva un linguaggio musicale e poetico che filtra con la pratica della riappropriazione quel passaggio dalla cultura contadina al proletariato urbano avvenuto anche attraverso la canzone d’autore.